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Questo sono e niente altro voglio essere. Questo ricovero virtuale e spirituale vuole essere il deposito dei miei ricordi e di fatti e misfatti. Un modo come un’altro per non far svuotare nel tempo la mia mente.                           Ogni lettera scritta è come sabbia in una clessidra che ad ogni scoccare di tempo, rovesciandola alimenterà  il dimenticatoio dei ricordi e delle emozioni.

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SAttimicatti d’autore

Le mie stupide passioni  

Diventerò cosi: attento, selettivo, impressionabile, quando la mia età allungherà i miei capelli bianchi e la lametta non avrà più voglia di radere la barba. Diventerò obiettivo, scrutando gesti e forme, colori e stati emotivi, per essere coerente con me stesso, per rifiutare ogni cosa che non calza in pieno la mia anima.
 
Vestirò di stracci per sentirmi a mio agio,  senza timore di essere giudicato. Chi sono veramente, chi ero e cosa ho fatto non lo dirò mai. Qualcuno mi darà del  vecchio pazzo, domandandosi del  perché scatto immagini a ogni cosa, a ogni persona. Guardo la vita attraverso l’obiettivo, ma non c’è nessuna risposta logica. Vedere attraverso una foto è come sognare, ricordare, pensare quel momento come unico, irripetibile, istantaneo, come l’attimo del destino, ognuno arriva con  modi diversi e situazioni diverse. Prendi l’attimo è il mio motto. Colorare, sfogare, annerire,  trasformare le foto in bianco e nero, come la mia vita, solo scale di grigio, come le foto di mio nonno,  del mio bisnonno, ancora perfette e belle da morire,  pose statuarie per dire noi ci saremo sempre. Vestiti eleganti e cappelli faraonici, per un lampo di acetilene.
 
Lascerò le foto a colori alle persone che hanno bisogno di addobbi per la loro vita, di fronzoli  e accessori per farsi riconoscere nella massa. Colori che si avviliranno e perderanno di contrasto, perché vuoti di contenuti, di luce e di speranza. Porterò sempre con me i miei scatti e li guarderò quando la memoria mi abbandonerà. Porterò con me le foto che mi hanno fatto piangere, sorridere, eccitarmi,  gioire, altre per avermi iniettato un eccesso di rabbia e di violenza. Se mai nel mio stanco cammino arriverò a ridosso di una cascata  d’acqua fresca, che chiude il suo cerchio della vita, riversandosi nel mare, mi sdaerò alla sua base per rinfrescarmi, rigenerami e pensare al mio tempo. Lascerò galleggiare sul suo fiume  le foto più belle, quelle che hanno significato AMORE e PASSIONE per  impressionare quelle acque.
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Nera, pesante, accattivante, lucida, eccitante tra le mie mani. Bilanciata, sensibile, armoniosa, un prolungamento del mio occhio. La più bella delle mie   macchine fotografiche.
Colori, volti, natura, animali, un occhio per i miei ricordi, per scattare immagini che vivranno perennemente  nel mio cuore, attraverso i miei occhi. 
Tutto cambia guardando il mondo attraverso il suo splendido obiettivo. Tutto si può mutare, cambiare, escludere, aggiungere, la fantasia   diventa realtà. Le voglie della mia mente, tutto dentro uno specchietto che si apre e si chiude in un batter di ciglia.
Una macchina per i miei sogni più reconditi, per le mie emozioni impressionati dal momento, quello che conta. Mille scatti per solo un attimo, un’espressione, un sorriso, una volata di vento, un ‘istante per godere, di visioni irripetibili.
Farò un buon uso del suo obiettivo. Fotograferò le ingiustizie, per denunciale a chi è distratto. L’immagine della povertà, per saziare le ingiustizie del potere. Fotograferò uomini, infelici, per dare ricchezza al loro imprevedibile sorriso. L’amore, per immortalare l’armonia di due corpi che si stringono, scambiandosi calore. L’infinito nella confusione delle sue albe e i suoi tramonti. Una Rosa che sboccia, bella anche dopo essere fiorita, bella anche senza petali, perché   la vita e dentro quel che resta di lei: il seme.

Guardarsi intorno a: 360°

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Ogni cosa, che inaspettatamente compare davanti ai nostri occhi e ci sorprende, merita di essere memorizzata attraverso l’occhio digitale, nella nostra mente virtuale: un hard disk  una SD,  o in un qualsiasi supporto che possa soddisfare  la nostra voglia recondita di rivivere il momento.
 
Quel momento, quella emozione che ci ha fatto battere il cuore, o ci a fatto pensare a mistero che quell’oggetto si porta dietro dalla sua fattezza, o dal genio che con la sua arte ha messo alla luce… rasenta la creazione, paradosso della follia.

Occhi attenti..... tutti ci spiamo.... una foto per segnare un attimo

Venezia

Una finestra sul mondo

 

 

 

 

Effetti di luce
 

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Porte Finestre e Serrature

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Venezia

 

 

 

 

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